Diario dalle Azzorre

Questa vacanza è iniziata quasi per scherzo: non è mai stata in cima alle destinazioni dei sogni, ma ha scalato la mia classifica quando ho scoperto che si tratta di uno dei luoghi dove più facilmente si vedono i capodogli.

A onor del vero, facendo varie ricerche preliminari, ho scoperto che non è possibile fare immersione con questi giganti (a meno di permessi speciali per motivi di studio), ma ormai ero stata catturata dalla possibilità di fare immersione con i Blue Shark e intrigata dalla descrizione di queste isole.

E quindi si parte!

Considerate però uno scalo obbligatorio a Lisbona (non si trovano voli diretti da Milano), che però potete utilizzare per una visita della città, e comunque due voli da più di tre ore con l’attraversamento di due fusi orari. Insomma, non è dietro l’angolo.

Lo spettacolo che vi troverete davanti però vi ripagherà senza ombra di dubbio!

Sono 9 isolette davvero sperdute nell’Atlantico, che balzano agli onori delle cronache solo quando si studiano a scuola le esplorazioni geografiche o quando alla televisione citano l’Anticiclone delle Azzorre.

Proprio per la loro conformazione, si prestano a moltissime tipologie di vacanze e si può scegliere l’isola su cui fermarsi maggiormente a seconda delle proprie preferenze. Inoltre, per vederle tutte vanno considerati almeno 15/20 giorni e l’utilizzo dei voli interni per spostarsi tra quelle più lontane. Se però volete passare una sola settimana qui, basta raccontare all’Agente di Viaggio quali sono i vostri interessi e vi aiuterà a scegliere su quali isole concentrarvi.

Non sto a dirvi che il nostro primo interesse era l’esplorazione del Mare, anzi dell’Oceano, e quindi abbiamo scelto di fare base a Pico, che prende il nome dall’omonimo vulcano!

Pico è bellissima: i paesaggi principali prevedono coste rocciose di materiale vulcanico, vigneti a perdita d’occhio e vegetazione lussureggiante, con tantissime ortensie!!

Ci sono poche cittadine, fondamentalmente piccoli paesini nati intorno alla fiorente industria baleniera e ora riconvertite al turismo. La cosa interessante è la ristrutturazione di tutte le industrie e la loro conversione a musei: sono interessanti e bellissimi. Alcune potrebbero riprendere la loro attività domani mattina, tanto sono bene tenute.

Ovviamente, essendo la nostra vacanza focalizzata sul Mare, abbiamo sacrificato altre attività. Bisogna infatti tenere conto che tutte le attività o i traghetti per spostarsi vanno prenotati con largo anticipo e diventa difficile cambiare piani all’ultimo minuto.

In ogni caso, siamo riusciti a fare tutto quello che ci eravamo prefissati: visita del Museo del vino, visita di tutte le cittadine, visita in giornata di Fayal, visita del tunnel di lava più grande del Portogallo e molto altro.

Per le attività in Mare, è importante affidarsi all’operatore giusto, anzi è fondamentale, quindi chiedete consiglio a un Agente di Viaggio!

Le immersioni con i Blue Shark e l’immersione a Princess Alice sono esperienze imperdibili ed elettrizzanti. Anche se richiedono un po’ di impegno dato che le ore in mare sono tante e si tratta pur sempre di Oceano, con condizioni che cambiano spesso improvvisamente. In aggiunta, si tratta sempre di animali e non è possibile prenotare la loro presenza.

Abbiamo visto due squali Mako e un Blue Shark. Con i primi non abbiamo fatto immersione, ma siamo riusciti comunque a scendere a turno dalla scaletta per fotografarli: sono davvero interessanti, anche se poco socievoli! Quando siamo poi scesi in acqua per il Blue Shark confesso che mi sono sentita un vermetto sull’amo, ma è stato comunque bellissimo vederlo nuotare intorno a noi.

Princess Alice è miglia e miglia in mezzo all’Oceano, così tante da non vedere la terraferma. Una sensazione strana, pur avendo al seguito staff esperto e satellitare e GPS. Fa pensare il fatto che invece i navigatori del Quattrocento e del Cinquecento non avevano strumenti come i nostri e si trovavano in balia dell’Oceano così lontani dalla terraferma… fa pensare davvero.

Le mobule però sono qualcosa di magico, paragonabile alle mante maldiviane senza ombra di dubbio, anzi forse con la miglioria di vederle proprio a mezz’acqua lontane dal fondale. Uno spettacolo della natura che siamo estasiati di aver visto!

Vale la pena assolutamente anche il nuoto con i delfini: mi spiace usare sempre lo stesso aggettivo, ma non mi viene in mente niente di diverso da elettrizzante. I delfini nell’immaginario collettivo sono animali socievoli e buoni, ma la verità è che non esistono animali cattivi e che sono anche loro animali, tra l’altro grandi, possenti e ottimi cacciatori! Quindi tuffarsi in mezzo a loro ed essere completamente alla loro mercè non è esattamente da prendere a cuor leggero e proprio per questo regala emozioni indescrivibili, da palpitazioni!!!

Infine, spendo due parole sul Whale Watching, perché spesso è il primo motivo per il quale si approda alle Azzorre, ma…. Non è quello perbcui desidererete tornare o che vi regalerà il meglio. Le barche stanno ad almeno 100 metri dalle balene e si vedono proprio distanti…. Per questo meglio l’Islanda, ma non si può avere tutto nello stesso viaggio!!!

Difficile raccontare 8 giorni pienissimi di mille esperienze diverse, ma spero che un’idea ve la siate fatta e che le Azzorre prendano posto nella vostra lista dei posti da visitare: ne vale la pena!!

Liliana - Congressi ed Eventi

Lavoro in BBV Gastaldi Events e mi occupo di  Congressi ed Eventi

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